Lo scopo di questo libro è di mettere in evidenza la dimensione bioenergetica dell’uomo in quanto essa ha una doppia valenza: la prima e più conosciuta è quella che esplora le potenzialità in campo terapeutico, la seconda è relativa all’impervio percorso di evoluzione personale verso stati superiori di coscienza.
Per quanto riguarda l’aspetto terapeutico, c’è da dire che la scelta dei punti di agopuntura attraverso la kinesiologia offre prospettive utili a livello pratico semplicemente perché con dei test si facilita la loro scelta e il loro ritmo di applicazione. A semplificare le cose da un punto di vista terapeutico c’è da sottolineare che i punti di agopuntura possono essere stimolati con dei dispositivi basati sulla nanotecnologia come i prodotti della famiglia. ezrePower
Essi sono tre e offrono una innovativa metodica di biostimolazione che, a tutti gli effetti, può ben essere intesa come una Riabilitazione Bioenergetica Tridimensionale.
Tutto avviene nel corpo in quanto esso è sostanzialmente il contenitore di una matassa di moti bioenergetici che a volte entrano in disaccordo tra di loro e sfociano in uno stato più o meno latente di malessere. È indubbio che per realizzare uno stato di riequilibrio funzionale si debba necessariamente operare a livello bioenergetico per ridare vita al detto latino “Mens sana in corpore sano” e sottolineare con ciò che l’uomo e ben più della somma nelle sue singole parti.
La scuola di pensiero orientale spazia in ambiti assai più vasti della tipica concezione biologica di stampo occidentale e proprio
per questo offre maggiori possibilità di conoscenza del fenomeno vitale dell’uomo.
Il medico della Cina antica era prima di tutto un educatore: il suo ruolo consisteva sostanzialmente nell’aiutare i pazienti attraverso consigli di tipo nutrizionale, l’utilizzo di erbe medicinali e l’insegnamento di adeguate pratiche fisiche al fine di evitare la comparsa di disfunzioni o malattie ed è proprio per questo suo rilevante ruolo a livello sociale che egli rivestiva un ruolo importante perchè era ritenuto il responsabile della salute delle persone, ragion per cui se i suoi consigli erano sbagliati o quantomeno risultavano inefficenti, egli perdeva la sua reputazione e non veniva pagato per il suo servizio. Magari fosse così anche oggi!
Secondo i dettami di questi veri e propri “maestri di vita” la dissolutezza e le passioni prosciugano l’essenza vitale dell’uomo e ne dilapidano la sua “autenticità”. Per cui la meta principale dell’uomo non solo ha radici di carattere esistenziale che sono quelle dell’ordinario essere sani e vivere nel modo più armonioso possibile, ma a livelli superiori, più sottili per così dire, l’uomo è spinto a ritrovare le proprie radici essenziali e riflettersi nella loro essenza micro-macrocosmica. Ed è secondo questa visione metafisica che l’intima polarità “Solve e Coagula” usata dagli Alchimisti occidentali corrisponde all’intima polarità non solo di lda e Pindals della scuola indiana, ma anche di “Yin e Yang” di stampo cinese. Tale patrimonio bioenergetico è stato definito dalla scuola cinese con il termine “I Tre Tesori”, che sono Shen, Qi e Jing, i quali rappresentano le emanazioni del cielo, della terra e dello spazio di mezzo che è l’Uomo.
Come si può ben comprendere la filosofia orientale ha approcci multipli che investono non solo la dimensione fisiologica del vivere ma anche quella filosofica dell’essere. I taoisti, infatti, con le loro pratiche fisiche, alimentari, respiratorie e mentali (che guarda caso fanno da eco ai quattro elementi, gli stessi che caratterizzano il simbolo del Caduceo) più che seguire un filone salutistico sono fondamentalmente intenti a generare il proprio “embrione d’immortalità”. Per cui, più che essere perfettamente sani, il loro intento è di essere splendidamente vivi.
Come si vede le filosofie orientali cinesi, indiane ed anche giapponesi trovano una straordinaria coincidenza con quella degli antichi saggi Greci ed Egizi che hanno cadenzato l’evoluzione del nostro sapere qui, in Occidente.
È incredibile che quanto essi ci hanno lasciato ritrovi una mirabile eco nell’attuale scienza delle nanoparticelle di stampo quantistico! Da questo punto di vista si può affermare che l’intelligenza ha una propria evoluzione, la saggezza invece è eterna ed è tutta da scoprire perché ci parla con un linguaggio tanto infinito quanto infinitesimale.
Ritrovare un proprio stato di salute non può che giovare alla dimensione esistenziale dell’uomo, ma è altrettanto vero che questa neo-condizione è la base dalla quale si parte per scoprire dimensioni più sottili che si esprimono con un linguaggio bioenergetico di natura essenziale e hanno a che fare con la dimensione assoluta della coscienza. Le due dimensioni sono strettamente collegate, per cui risalire la china esistenziale oltre a offrire diretti vantaggi biologici e funzionali apre indirettamente prospettive inaspettate al “vero ricercatore di se stesso”.
La comprensione del proprio mosaico interiore è come una lanterna che porta luce tra i palpitanti e frementi giochi d’ombra nell’inconscio e nel subconscio e ciò che anima il chiarore del suo lume è il grado di amore che si ha per la vita e non solo per se stessi. Seguire questa vocazione impersonale è un intimo atto verginale, un nudo palpito che trova eco nel bene che è in noi.
Si è soli e nudi in questo viaggio e spogli di ogni veste conosciuta, si è mossi verso un continuo richiamo a SE, la cui pienezza è talmente grande che non se ne capisce la fonte né se ne vede l’orizzonte. Pervasi dalla sua eco, ci si abbandona a un richiamo ancestrale per risuonare della stessa frequenza.
Di fronte al vuoto che avanza e al silenzio che lo avvolge, il divino che è in noi osserva radioso il nostro palpitante procedere. E tace.